giovedì 3 febbraio 2011

Entra in vigore la Lex Duvalier

E' entrata in vigore in Svizzera il 1 febbraio 2011 la Legge dulla restituzione degli averi di provenienza illecita (LRAI), da subito chiamata "Lex Duvalier" poichè la procedura d'urgenza della legge è stata avviata, nel settembre del 2010, allo scopo di bloccare i fondi illeciti del ex dittatore di Haiti Jean Claude Duvalier (Baby Doc), che ammontano a circa 7 milioni di franchi svizzeri e che è recentemente tornato ad Haiti.
La legge prevede la restituzione allo Stato originario di averi depositati nelle banche elvetiche conseguiti illecitamente da dittatori o politici corrotti.Giustifica
La legge è stata varata in urgenza per impedire che con Duvalier si verificasse quanto era già accaduto nel 2009 con i fondi di Mobutu Sese Seko, che dopo una lunga vicenda aveva visto il governo elvetico costretto a restituire alla famiglia del dittatore circa 7,7 milioni di franchi rubati allo Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo).
La Svizzera è ancora in trattativa con il clan di Sani Abacha (provenienti dalla Nigeria) che nonostante annunci sulla sottoscrizione di accordi in realtà continua a temporeggiare.
Certo in questo momento dove alcune dittature di lunga data, soprattutto africane, vacillano, la Lex Duvalier può creare qualche preoccupazione a chi si è arricchito attrevreso la corruzione e l'impunità.
Purtroppo per i beni del tunisino Ben Ali (da poco costretto alla fuga dalla rivolta popolare), la legge non può essere applicata in quanto il governo elvetico aveva bloccato i fondi il 19 gennaio scorso, mentre le autorità tunisine hanno presentato domanda di assistenza giudiziaria il 27 gennaio, prima dell'entrata in vigore della legge.
Stando agli esperti del settore, la legge pur rappresentando una svolta nel campo della restituzione di fondi sottratti dai dittattori e dai corrotti, presenta alcune lacune che dovrebbero essere sistemate. La prima riguarda la necessità che le autorità locali chiedano ufficialmente assistenza giuridica. Tale evenienza è difficilmente praticabile quando i clan o le stesse famiglie degli ex-dittatori sono ancora coinvolti nel governo e nel sistema giuridico (per fare un esempio il figlio di Mobutu nella R.D. del Congo è Ministro della Repubblica). La seconda lacuna è un'eccessiva libertà di "accordo amichevole con i clan dei potentati" senza fissare un ammontare massimo che in un simile accordo può essere versato direttamente all'ex dittatore o ai familiari. Infine fintanto che solo la Svizzera sarà dotata di una simile legge, le maglie della sua efficienza si allentano molto.
Resta comunque un atto importante che può far tremare molte dittature africane (e non solo).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, capito su questo blog per caso, cercando dati sulla mortalità per fame nel mondo. E'per come come respirare aria fresca. C'è anche chi si occupa con rigore di cose importanti e non delle notti di Arcore. Il mondo mi sembra un Titanic alla deriva e quasi tutti seguono l'orchestra delle quisquilie. Complimenti e grazie.

marcello

Gianfranco Della Valle ha detto...

Grazie a te per i complimenti, che è inutile dire fanno sempre piacere, e per il commento. Inutile dire che anch'io ho a volte la sensazione di essere su di una nave che affonda. Nel mio microscopico universo parlo d'Africa per passione e perchè credo in una forza enorme del continente. Una forza non solo della natura (intesa come complesso geologico, forestale, geografico, botanico, zoologico etc) ma, e soprattutto umana. Certo cerco di parlarne in modo semplice (non sono un "tuttologo"), ma con rigore, rimandando quanto più possibile alle fonti e ad altri punti di vista. Mi appassione in questo momento molto di più dei miseri fatti di casa nostra.
Ciao e spero di leggere ancora tuoi commenti e contributi
Gianfranco

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